Le prime tracce di vita umana nella Valcamonica risalgono
all’8000 a.C., con presenze umane che abitavano i boschi e
si dedicavano alla caccia. La principale fonte documentaria
è costituita dalle incisioni impresse sulle rocce camune,
che sono diffuse non solo sulle pendici montane ma anche
lungo il fondo valle.
Chiudono dunque il percorso, qui dove il Vaso Re torna
ad essere inaccessibile, tre enormi sagome in corten che
rappresentano grandi massi con antiche incisioni camune.
In corrispondenza della caditoia una spirale in metallo è
posta ad evocare con il suo sinuoso movimento il continuo
ed inesorabile scorrere dell’acqua e del tempo.
L’inserimento di una griglia metallica nello spazio aperto
tra canale aereo e piano stradale garantisce la messa in
sicurezza del luogo.