L’inizio del percorso introduce al racconto diacronico: sullo spazio triangolare esterno antistante il Museo si agitano a confronto due silouettes incise su grandi lastre di corten: nella prima la sagoma di un lontano antenato camuno rappresentato in una famosa incisione rupestre e noto come “il corridore”; nella seconda l’opera di un artista biennese contemporaneo, Carluccio Bettoni, realizzata con i residui della lavorazione del ferro, prodotti di scarto dell’unica fucina ad oggi rimasta attiva.