Nel 774 d.C. i territori della Val Camonica vengono donati
da Carlo Magno ai Monaci di Tours: gli Eusebiani prima
ed i Benedettini successivamente.
E’ un periodo denso di innovazioni e trasformazioni.
Vengono edificate nuove fucine funzionanti con la ruota
a maglio e mulini per la macina del grano, entrambi
alimentati dalle acque del Vaso Ré, la cui realizzazione
inizia proprio in questi tempi.
Altre novità sono la costruzione del castrum, o centro
di potere; il passaggio dalla casa-capanna alla casamasseria,
costituita da una parte dedicata ai signori -pars
dominica- ed una affidata ai contadini -pars massaricia-; il
riconoscimento dell’indipendenza economica ai borghi ed
alle attività artigianali locali (le vicinie).
Sempre di questo periodo è la decisa trasformazione
dei centri urbani che si pone alla base della tipologia
insediativa odierna.
Il nuovo parapetto si offre come occasione narrativa per
rievocare il duro lavoro dei monaci nei campi di grano.