Il Seicento è l’età delle grandi famiglie nobiliari. Famiglie
che cominciano a delinearsi a partire dal ‘400 e che
troviamo pienamente definite nel ‘600, periodo in cui si
sostituiscono interamente alle casate feudali già in declino
dalla fine del ‘400.
In termini generali, possiamo classificare le famiglie nobili
biennesi in due gruppi: le famiglie a vocazione militare e le
famiglie a vocazione commerciale. Le prime, più antiche
e rappresentate dai Guaragnoni e dai Francescani, erano
prevalentemente impegnate nella protezione dell’abitato
da furti e saccheggi, all’epoca molto frequenti, ed a tal
fine incentivarono la fabbricazione di armi da difesa. Le
seconde, rappresentate da i Simoni, i Mendazzi ed i Fantoni,
si occuparono prevalentemente dei traffici commerciali.
Gli emblemi araldici delle famiglie galleggiano come
ninfee sulla superficie quasi immota del canale antistante
l’antica Fucina, attualmente dismessa, a testimoniare il
carattere effimero e fluttuante del potere dinastico.
Un affaccio a sbalzo permette l’osservazione dall’alto del
canale di scarico delle acque.