La dominazione romana (16 – 568 d.C.) porta notevoli
cambiamenti nelle attività siderurgiche e conseguentemente
nello sviluppo della civiltà camuna.
I Romani, popolo di grandi guerrieri e commercianti, sono
interessati alla lavorazione dei minerali soprattutto per la
produzione di armi. Si crea così una buona collaborazione
tra la popolazione locale, che si occupa della lavorazione
del ferro, mentre i nuovi dominatori provvedono alla sua
commercializzazione ed esportazione.
Tale è l’evoluzione dello sviluppo urbano che le
popolazioni, sino ad ora concentrate nella zona alta della
valle, si spostano sempre più verso il lago per agevolare
gli scambi.
Le attività minerarie influenzano anche le credenze
religiose: il culto degli antichi dei pagani è soppiantato
dal culto dei metalli, nel quale anche l’acqua acquisisce
un importante ruolo rituale. Il principale santuario della
valle è il tempio delle acque dedicato a MINERVA e a
SATURNO.
Un’imponente sagoma di Saturno, divinità protettrice
dell’agricoltura, ci ricorda l’altro fondamentale impiego
dei metalli per la realizzazione di attrezzi per il lavoro nei
campi.