Il castello svevo-normanno, com'è noto, ha sempre costituito fin dalle sue origini un affascinante osservatorio del moto delle stelle e come tale anche oggi vi vengono organizzate belle serate astronomiche notturne.
Il suo recupero funzionale è finalizzato a farne un grande acceleratore/condensatore della storia delle culture e del vissuto collettivo della città e del suo territorio, come privilegiato osservatorio scientifico e didattico dei suoi eventi e protagonisti. Il percorso di visita prevede di riproporre nei ritrovati spazi delle grandi sale di rappresentanza, il ruolo di avanguardia dell'astronomia, sub specie astrologica, avuto ai tempi di mastro Teodoro e degli altri astronomi di Federico II.
Al progetto, in corso di realizzazione, è associata la proposta di realizzare un nuovo collegamento meccanizzato con il sottostante centro storico, che colleghi, tramite una teleferica, il castello con la piazza antistante Palazzo Arnone, attuale sede delle grandi manifestazioni artistico-culturali della città con decollo dai ruderi dell'antistante ex-falegnameria, dove la sistemazione a terra realizza un omaggio alla cultura del padre Valeriani, autore del locale progetto del Collegio dei Gesuiti (1594).