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PALAZZO DELLA RAGIONE (Milano) Progetto di conservazione (1978-1982), Arredo interno (1992) e Campagna termografica di controllo sulla tenuta degli intonaci (1996)
Committenza: Amministrazione Comunale
Progetto e direzione dei lavori: M.Dezzi Bardeschi
Collaboratori: L.Berni, P.Farina, R.Farina, A.Grimoldi, L.Jurina, A.Melani (conservazione); R. Farina (arredi)
Opere in ferro: A.Bemoccoli Bettolle,Siena
Mosaici: M.G.Brunetti, L.Menichetti, S.Grevi, F.Chiostrini, A.Cappuccini
Impresa: Sistema General Contractor (arredi) Prato.
Referenze:Conservazione e sistemazione del palazzo della Ragione a Milano, in "Abacus", settembre 1986.
Cosmologica simbiosi tra opere e spazi, in "Il Sole 24 Ore", 11 ottobre 1987.
Milano: restauro del Palazzo della Ragione, in "Abitare", n.261, marzo 1988.
Progetto di conservazione A partire da un accurato rilievo finalizzato a registrare lo stato del degrado fisico e dei dissesti statici, si � provveduto ad un consolidamento strutturale e a un trattamento di pulitura e consolidamento delle murature del paramento medioevale in cotto senza sostituzione o completamento di partiti. Per la prima volta su un edificio monumentale sono stati consolidati e conservati su vasta scala, nel loro stato frammentario, gli intonaci settecenteschi senza eseguire integrazioni e rifacimenti. L'intervento di conservazione diventa qui microintervento puntuale di cura che risponde in modo specifico ad ogni precisa esigenza delle diverse parti dell'edificio, e non consueta e disinvolta sostituzione-rifacimento.
L' operazione � stata estesa poi alla Casa dei Panigarola dalla quale ancor oggi si accede al Salone superiore del Palazzo. Nell'intervento, arginati i danni maggiori, sono state completate le opere di finitura, provvedendo alla riconfigurazione degli spazi interni .
Sul fronte del Palazzo, verso il Duomo, � stato riaperto 1' antico accesso e progettata una nuova scala di servizio per accrescere la potenzialit� d'uso del salone che oggi � in uso per mostre temporanee.
Arredi Gli arredi fissi che si sviluppano lungo le due pareti principali contengono la rete di distribuzione degli impianti di condizionamento del salone e ne
consentono l'utilizzo ottimale per manifestazioni di rappresentanza e spettacolari e per esposizioni pubbliche.
Lungo le due pareti, scandite dalla presenza di dodici esili piramidi in finto marmo, si alternano sedute, armadietti e terminali tecnologici: l'insieme consegue un
effetto di leggerezza e di efficienza funzionale.
Nel portico interno dal quale parte la scala esistente di approdo al salone, � stata realizzata una pavimentazione in 'rizzata' di ciottoli di fiume che disegna un
doppio emblema araldico di serpenti intrecciati (il biscione visconteo).
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